Lionsteel M2M, compagno di escursione

Il Lionsteel M2M è l’evoluzione del coltello M2: guadagna l’upgrade della lama con la scelta del Böhler M390, oltre a un nuovo fodero per il porto sia orizzontale che verticale, e un manico migliorato.

I fissi di Lionsteel

Lionsteel M2M 1La gamma dei fissi Lionsteel si è ampliata molto negli ultimi anni: solo sei anni fa contava quattro modelli, gli M, ma oggi sono ben 12 i modelli disponibili (più i coltelli da bistecca), declinati in 30 versioni che differiscono per il materiale scelto per il manico. Oltre agli ultimi arrivati, gli H1 e H2 di cui abbiamo scritto nel numero scorso, creati in collaborazione con la coltelleria Scintilla di Treviso, abbiamo la gamma dei B (B35, B40 e B41), dove B sta per bushcraft, il poderoso T5 (Tactical) con lama in Niolox da 128 mm, e la famiglia degli M.

Al momento, il più grande è il gigantesco M7 con 180 mm di lama in Sleipner, seguito a ruota da M5 (115 mm in Sleipner), M4 (95 mm in Sleipner), M3 (105 mm in Niolox), M2 (90 mm in D2) ed M1 (74 mm in M390).

L’ultimo arrivato è l’M2M (188 euro), evoluzione dell’M2, rispetto al quale introduce alcune innovazioni miranti a renderlo ancor più efficace nell’uso sul campo. Ricordiamo che l’M2 nacque dalla collaborazione tra l’azienda maniaghese, il designer Michele Pensato, più conosciuto come “Molletta”, e il forum Italiano Mckf (Mil-combat knife forum). Il suo utilizzo ideale è in abbinamento a un machete o a un’accetta con cui svolgere i compiti più gravosi.

Una versione migliorata

Quali sono le differenze con l’M2 che è ancora a listino con un prezzo inferiore di 50 euro rispetto all’M2M? Innanzi tutto cambia l’acciaio della lama: si passa dal D2 al sinterizzato M390, più performante, in quanto più resistente alla corrosione e all’usura grazie all’alto contenuto di vanadio (4% contro l’1,1%) e di cromo (20% contro il 12%), e con una maggior tenuta del filo in virtù della maggior presenza di carbonio (1,9% contro 1,5%).

Lionsteel M2M 2La lama conserva la gradevole finitura satinata, il profilo drop-point e lo spessore di ben 4 mm che mette al riparo da qualsiasi sorpresa, ma perde la lavorazione sul dorso dove poggia il pollice quando si effettuano lavori di punta.

Modifiche hanno interessato anche il manico, ora più lungo perché si è scelto di lasciar scoperto il codolo dalle guancette poco prima della fine, in modo da poter usare l’M2M per battere senza timore di danni oppure per utilizzare un acciarino.

Qui è collocato anche il foro per il cordino, in modo che non sia invadente. Cambiano anche i materiali disponibili per la manicatura: l’M2M è disponibile con manico in Canvas (naturale o verde), in G10 nero oppure in legno (Pau santo o ulivo). Impugnato, l’M2M si fa apprezzare per l’ottima ergonomia dell’impugnatura, priva di qualsiasi spigolo che possa dare fastidio nell’uso continuato, e che non lascia scomodi vuoti nel palmo.

Fodero in pelle per il Lionsteel M2M

m2m_--1Grande attenzione è stata posto nel fodero che rappresenta qui un notevole valore aggiunto del modello. Mentre, infatti, l’M2 è dotato di un fodero in pelle con un solo passante per la cintura, l’M2M è venduto con un fodero sempre in pelle, ma due spessi passanti che consentono sia il porto in cintura (orizzontale o verticale) sia sfruttando gli attacchi MOLLE dello zaino in differenti posizioni (sul sito Lionsteel ne sono mostrate diverse).

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